La centrale di Russi Gli agricoltori: non ci hanno nemmeno fatto vedere i contratti "I pioppi piantateveli voi"
I soci Coldiretti
non ne possono
piu': spaccatura in vista
RUSSI
- Il bacino della
centrale di Russi previsto nel raggio di 100 km ?
Solo fumo negli occhi in attesa della valutazione in Regione del 28
febbraio. I contratti che arriveranno solo dopo, in caso di
approvazione? Solo 'balle', non ci sono ora né ci saranno mai
qui
da noi, perché coltivare pioppi non è conveniente.
La risposta della Coldiretti di Russi allo scenario ipotizzato dai Consorzi Agrari d'Italia (CAI) arriva netta e puntale. "Come possono dire che gli agricoltori pianteranno i pioppi perché remunerativi? La verità e' che nemmeno noi riusciamo ad ottenere dai nostri organi provinciali gli allegati al conratto quadro che spiegano lo schema di pagamento" protestano. Per le associazioni le uniche certezze sono presto dette: il nostro e' un territorio dove si coltiva frutta; di campi liberi non ce ne sono perché chi e' uscito dal mercato della barbabietola ha già piantato altro, come mais e frumento; le previsioni di guadagno per queste ultime colture sono molto buone nel medio periodo, per cui non si vede quale folle dovrebbe abbandonarle per i pioppi, le cui prospettive di guadagno nel breve, medio e lungo periodo sono ignote e irreperibili presso la stessa organizzazione provinciale. "Noi ci chiediamo quali interessi fanno Coldiretti e Cai, probabilmente quelli di Maccaferri. Di certo non lavorano per il bene degli agricoltori" attaccano. Se non c'è l'affare per chi la terra deve coltivarla, viene spontanea la seconda osservazione. "Le biomasse non arriveranno di sicuro nei 100 km e l'impianto una volta costruito dovrà comunque funzionare. Con cosa lo vorremmo proprio sapere" continuano. Anche ipotizzando il via libera a costruire a fine febbraio e l'interesse di qualche imprenditore, gli alberi verrebbero piantumati ad inizio 2012 e poi servirebbero due anni per il primo taglio. Il che vuol dire che la prima biomassa coltivata sarebbe disponibile, non si sa in che quantità, solo nel 2014. "Ma se consideriamo che ad oggi non conosciamo nessun coltivatore che anche solo abbia iniziato ad informarsi in materia, ci chiediamo con cosa pensano di partire, visto che in poco meno di due anni dall'autorizzazione la centrale sarà costruita e operativa" insiste Coldiretti Russi. "La
questione dei contratti e' fondamentale e devono esserci prima di
autorizzare l'impianto.
Come può l'assessore Bosi dire in consiglio comunale 'i contratti arriveranno poi'? Come possono le autorità provinciali e regionali non pretenderli subito come da accordi di riconversione?" chiedono gli agricoltori, che accusano la Coldiretti nazionale di aver stipulato un accordo quadro che di fatto li tradisce non tutelandone gli interessi. Da La Voce di Romagna - cronaca di Ravenna - del 17/02/2011 |
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